(Napalm Records) Si rinnova completamente la divisione delle sei corde per questo quattordicesimo album dei Katatonia, fermamente sotto il controllo dell’ormai unico leader Jonas Renkse, ormai senza più la presenza di Anders Nyström in line up fino all’EP “Lilac” uscito lo scorso aprile. La definitiva scissione forsr pone fine ad anni di contrasti con Renske, ma non penso che i due nuovi arrivati abbiano effettivamente contribuito alla composizione dei nuovi dieci pezzi; resta tuttavia un piacere vedere che per il futuro le chitarre sono ora affidate a Nico Elgstrand (ex-Entombed A.D., ex-Entombed) e Sebastian Svalland (live per Hypocrisy e Pain, ex di In Mourning e Lindemann)… cosa che forse dona nuova vita ai Katatonia, risvegliandoli dopo anni di coesistenza turbolenta dei due leader. “Nightmares as Extensions of the Waking State” è delicato, malinconico, introspettivo come non mai, oscuro in una maniera così notturna che sembra quasi che la prossima alba sia improponibile, decisamente impossibile. “Thrice” riporta ai Katatonia di un tempo, pieni di tetro dinamismo, cosa che si conferma con un ottimo brano quale “Warden”. Emozionante “The Light Which I Bleed”, ipnotica Lilac”, suggestiva la conclusiva “In the Event of“. Nell’ambito oscuro diffuso manca forse il contrasto tra le due menti storiche, evidenziando quindi solamente la creatività di Renske, forse marcando questo disco come un album transitorio, di passaggio, di nuova affermazione o ridefinizione. Rimane comunque innegabile che “Nightmares as Extensions of the Waking State” sia in grado di offrire tre quarti d’ora di emozione, di sensibilità, di surreale interpretazione di un ambito oscuro delle emozioni.
(Luca Zakk) Voto: 8/10