copKhors(Svarga Music) Questi ucraini sono un gruppo sottovalutato oltre ogni misura. Per fortuna godono dell’ala protettrice della Candlelight che prima o poi permetterà loro di affiorare nella realtà estrema come il gruppo merita. Questa è una riedizione del loro secondo lavoro uscito originariamente nel 2006. La title track che apre le danze è sicuramente la traccia più rappresentativa del lavoro: pezzi black old school e molto veloci intramezzati da inserti melodici e atmosferici. Le liriche come i riff sono più che ispirate e risultano stranamente attuali anche a dieci anni di distanza alla loro pubblicazione. Il platter gode di un’ottima varietà di suoni e composizioni. Dalle atmosfere siderali di “Misery” alla furia cieca ed epica di “Conscious Burning”, dalle tinte romantiche di “Whispers” e “The Abyss” alla velocità di “In The Depths of Black Hills”. Una piccola gemma recuperata, da ascoltare tutta d’un fiato. Estemporanei.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10