(Osmose Productions) Infernale e devastante “Primeval Cult of Strength in the Womb of Suffer”. Settima opera dei polacchi Kingdom, mostruosi e ormai rodati alfieri del death metal più spietato, spesso veloce, maleficamente brutale e inquietante. I Kingdom suonano in maniera sicura, tenendo alta questa atmosfera devastatrice, apocalittica esprimendo però un preciso impianto melodico. I pezzi presentano melodie definite con toni maestosi e addirittura con qualche motivo esotico, come arabeschi alla Nile e Melechesh. Ciò avviene attraverso l’apprezzabile lavoro chitarristico che svolge anche assoli immediati, intensi, come lame che fendono l’oscura coltre che avvolge i brani. Il buon tenore ritmico rinforza i riff delle chitarre e sostiene le fasi melodiche, con un batterista che mostra buona tecnica e un doppio-pedale onnipresente. Il cantato è un aspetto distintivo in diversi pezzi perché ira a usare più registri nell’arco dell’album. “Primeval Cult of Strength in the Womb of Suffer” è un album micidiale che non offre novità, del resto è legato alla vecchia scuola del death metal degli anni 2000, come testimonia la presenza della cover di “Lunatic of Gods Creation”. Tuttavia risulta efficace e coinvolgente, con quel suo tono evidente tono satanico.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10