(Hammerheart Records) Dopo una pausa di ben dieci anni, tornano i selvaggi e rumorosi deathsters danesi con -finalmente- il settimo album! In circolazione da circa un ventennio, in carriera hanno precedentemente pubblicato sei album più varie altre release minori, prima di questa lunga pausa ora interrotta da un ritorno celebrato con i membri di metà anni ’90, sempre con a capo il front man Anders Lundemark, l’unico elemento costante in tutti questi anni. Con un sound palesemente death metal, l’impostazione è tuttavia di matrice meno esasperata (anche se non mancano manciate di blast beats furiosi), ma più ricercata, cadenzata, a tratti melodica e dominata dalla voce cavernosa e sepolcrale di Anders, il quale trova similitudine con quella di Robin Kok degli olandesi The Monolith Deathcult. Riff macilenti, pesantissimi, vengono enfatizzati da dettagli interessanti, come i suggestivi elementi corali del singolo “Thoth”, tanto che il death metal dei Konkhra risulta sicuramente intenso ma marcatamente moderno, perfettamente attuale, in linea con in tempi, certamente non un (altro) album di sonorità putride riprese dai vecchi tempi. Più catchy e rocambolesca “Divine Wind”, canzone che culmina con un buon assolo di chitarra. Ritmiche dalla produzione moderna (ai confini con il death-core) sulla drammatica “Babylon”, altro brano dove la chitarra solista si fa notare con idee originali. Poderosa la matrice black’n’roll di “Bow to Moloch”, condanna per le vertebre su “Blood Reign”, totale massacro con “Floodgates”. Molto bella la divagazione pseudo-industrial che troviamo su “Sandblasted”, crudele l’abbinamento tra batteria, basso e riff taglienti delle chitarre su “Misled”. Apocalittica “Darkest Millenium”, mentre si basa su sfuriate thrash la conclusiva “I Am Ra”. Band storica ma capace di rinascere in un contesto moderno. I ragazzi sono riusciti a mantenere personalità ed impostazione ma sapendo abbracciare i tempi moderni, offrendo un connubio di violenza e pesantezza compatibili con un death metal capace di distinguersi alla fine del secondo decennio di questo nuovo millennio!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10