(Napalm Records) Pausa dai Leaves’ Eye per la cantante norvegese Liv Kristine, tra le più importanti dell’era symphonic metal, grazie ad i suoi trascorsi nei Theatre of Tragedy. “Libertine” propone un suo approccio diverso alla musica, infilando una sfilza di pezzi dalla dimensione rock, ma dalle tinte morbide e delicate. Si, se vogliamo anche sul pop.  C’è l’intro e arriva “Solve Me” a stuzzicare la più sincera curiosità dell’ascoltatore, grazie appunto ad un rock/pop scorrevole e accattivante. “Silence” è voce e piano per almeno trequarti della sua durata: è un momento malinconico e passionale, ma sinceramente trovo il brano perfetto per rivelare le qualità canore della Kristine. Seguono uno stuolo di momenti frizzanti, easy, da classifica, come “Vanilla Skin Delight” (cantata con Tobias Regner, vincitore di una trasmissione televisiva tedesca), “Paris Paris” e “Libertine”. Intelligentemente però la Kristine fa una cosa lungimirante, cioè abbonda in brani più sensuali, mesti e dove è la sua voce a dare la melodia e il tempo al tutto. “Panic”, ma molto di più “Love Crime” e “The Man with Child in His Eyes” (cover di Kate Bush), sono spazi in cui la voce della Kristine si ritaglia il proprio ruolo e sormontando ogni cosa. Quanto è importante che una cantante riesca ad avere della musica intorno che segue la sua voce e non il contrario e questo avviene per un buon 70% dell’album. La parte musicale è stata curata principalmente da Thorsten Bauer, ex Atrocity e Leaves’ Eyes, e dal marito e produttore Alexander Krull (voce degli Atrocity), i quali hanno contribuito a rendere il suono di questo album intenso. Riconosco di non essere un conoscitore della Kristine solista, ma a memoria il precedente “Enter My Religion” ha una materia simile a questo nuovo album. “Libertine” è un prodotto in cui le canzoni più dirette, quelle falsamente rock, non colpiscono perfettamente, forse sono anche scontate. Sono i brani più quieti a ad avere un resa più interessante e gradevole. Per nulla metal, ovviamente, e con una semplice e disomogenea spruzzata di rock, la musica e la voce della Kristine possono comunque emozionare.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10