(Steamhammer / SPV) Negli anni ’90 i Lacrimas Profundere sono stati un bel manifesto malinconico. Il loro incrociare elementi di stile death, dark e doom metal è stato un buon contributo alla scena metal. Da allora la band ha attraversato gli anni e con la guida dell’ormai unico rimasto dagli esordi, il chitarrista Oliver Nikolas Schmid. Questa nuova oscurità, “How To Shroud Yourself With Night”, è musica ben densa di atmosfere e, almeno all’orecchio arriva da subito, con una lievemente maggiore dominante dark e gothic rock. Tuttavia la band tedesca passa da canzoni smaltate e leggere ad altre più robuste. Si prenda la coppia iniziale, “Wall Of Gloom” appunto più incline a un’atmosfera dark, nonché la successiva “A Cloak Woven Of Stars” che con il suo groove dominante, ricorda quanto la band sia di fatto più metal che rock. In tal senso si pensi anche a “Unseen” oppure “To Disappear In You” con il suo tocco melodic metal. Restano queste sfumature che si estendono su una decina di pezzi che portano la durata di questo album a quaranta minuti che scorrono in maniera più o meno lineare. Le canzoni possono essere piacevoli, riuscite o meno interessanti di altre però nella sostanza posseggono una fisionomia che porta la musica ad avere un’identità unica. Quella di una dimensione a volte mesta, malinconica, oppure vivace ma sempre con un mood oscuro. La canzone “In A Lengthening Shadow” è un esempio di come i Lacrimas Profundere riescano ad essere più movimentati e a loro modo ‘colorati’. Chitarre e tastiere creano lo spessore musicale, definiscono il suo carattere e stato d’animo nell’album, mentre linee ritmiche accompagnano oppure creano interessanti contrappunti e sono comunque un altro elemento che si aggiunge alla costruzione delle canzoni. La band come già nel precedente “Bleeding The Stars” del 2019, ancora oggi presenta un vasto spettro musicale che inietta in queste visioni cupe del mondo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10