(Subsound Records) Release strana, deviata, ipnotica e suggestiva quella dei Last Call at Nightowls. Qui non si parla di metal, anche se la sua oscurità domina. Qui si parla di jazz. Dominano i sassofoni. Suoni rauchi e graffianti che portano oltre la dimensione reale, oltre la vita, oltre la coscienza, oltre il sogno. Dark Jazz? Ambient? Divagazione atmosferica? “Ask The Dusk” è definibile in vari modi, da vari punti di vista, ma resta invariata la sintesi: una malinconia noir, decadente ed oscura che avvolge, travolge, coinvolge e cattura, dando vita ad immaginazione, a visioni, a scenari che solo i film d’autore -forse- riescono a materializzare. Un progetto internazionale, con due sassofonisti che si affiancano ad altri due musicisti i quali coprono basso, batteria e synth. Estremismo sperimentale e metaforico. Materiale sonoro per menti complesse, per menti assetate di sensazioni, di emozioni, di concetti alternativi e deviati. Musica? Certo. Tanta. Ma tanto… infinitamente lontana dai concetti canonici, dagli standard, dalle normali aspettative.

(Luca Zakk) Voto: 8/10