(earMUSIC) Il lascito di Dio! I Last in Line si formarono praticamente dieci anni fa, per mano di musicisti della band di Dio, i quali rifiutarono di smettere di collaborare dopo la scomparsa del leggendario vocalist… l’indimenticabile Ronnie James Dio… tanto da scegliere come moniker il titolo del suo album del 1984: stiamo parlando di mostri sacri quali Vivian Campbell (Def Leppard) e Vinny Appice (ex-Black Sabbath), i quali hanno scelto come frontman Andrew Freeman (ex-Lynch Mob), mentre al basso c’è un altro della famiglia, ovvero Phil Soussan (ex-Ozzy Osbourne). Ed eccoli tornare dopo due album con questo potentissimo “Jericho”, un concentrato di hard & heavy, dodici poderosi brani per quasi un’ora di vero metallo d’autore! Tuonante e semplicemente irresistibile “Not Today Satan”, un brano che cattura, che trascina, che rapisce… proprio come la stupenda “Ghost Town”, con le sue sfaccettature proggy, il suo incedere tuonante, pulsante, provocante… cosa che sembra ripetersi nella potenza sonora di “Bastard Son”, con quegli assoli incisivi, quel basso granitico e quella teatralità trionfale. Più radiofonica, più diretta e schietta “Dark Days”, infinta la malinconia di “Burning Bridges”, pesante e graffiante “Do The Work”… pezzo con una chitarra particolarmente intima e seducente, oltre che l’ennesima prova di carattere di Freeman. Pulsazioni e profonde vibrazioni con “Hurricane Orlagh”, mentre “Walls Of Jericho” è puro metallo esplosivo… proprio come quello di ”Story Of My Life”. Energetica ma anche nuovamente malinconica “We Don’t Run”, pesantissima e deliziosamente bluesy “Something Wicked”, metallo meravigliosamente classico con la conclusiva “House Party At The End Of The World”. Una performance pazzesca da parte di ciascun membro della band; registrazioni in presa diretta, come da tradizione di Dio… per catturare l’energia dell’ensemble, della band che suona assieme nello stesso posto allo stesso momento… per esaltare le singole performance dei grandi musicisti che militano nel progetto. E come lo stesso Appice dichiara: ‘Tutte le energie dei Last In Line confluiscono in questo disco molto potente!… Premete play e allacciate le cinture di sicurezza!!!’. Album tanto moderno quanto mostruosamente classico… un disco potente, avvincente, semplicemente imperdibile!

(Luca Zakk) Voto: 9/10