(Atomic Fire Records) Quando due vecchi marpioni del rock e dell’AOR (sì, esiste ancora come genere…) si mettono a confabulare assieme, ne esce per forza un disco che non può non strappare un sorriso sin dal primo ascolto. Le sonorità potevano essere indovinate già prima dell’ascolto. Lessmann (Bonfire) e Voss (ex Mad Max) si sono trovati subito sulla stessa lunghezza d’onda: riff ruffianissimi e leggeri come le nuvole in una giornata di sole, batteria sincopata e tranquilla, chitarre decise ma non troppo, suadenti quanto basta, ritornelli che ti si stampano in testa subito e una quantità indefinita di coretti… Impossibile non immaginarsi in una cabrio, puntata verso le infinite strade americane, i problemi dietro le spalle, la libertà all’orizzonte. Se gli 883 fossero nati in America, avrebbero suonato esattamente così. Inguaribili romanticoni del rock…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10