(Sentient Ruin Laboratories) Noise, crust, hardcore, grindcore… Questi Leucrota si definiscono così, un mix di generi estremi derivanti dall’hardcore. Mi capita spesso di imbattermi in gruppi della cosiddetta “generazione hardcore degli anni 2000”, sovente di derivazione statunitense, come lo sono appunto i Leucrota, e devo ammettere che le nuove leve sanno il fatto loro, sperimentando ma restando sempre fedeli alla gloriosa tradizione hardcore americana. Beh, purtroppo a parer mio i Leucrota non rappresentano nulla di tutto ciò. Questo demo è composto da cinque canzoni, ma fin dalla prima si può notare immediatamente il caos che impera tra un riff e l’altro. Ok, la componente noise per forza di cose dovrebbe legittimare in parte questi suoni taglienti e sporchi, ma chi conosce band come ad esempio gli Unsane, sa benissimo che suonare noise rock non significa assolutamente inserire quattro suoni sporchi e una voce distorta per rendere il tutto credibile. Per quanto riguarda la componente grindcore il tutto si limita ad una batteria martellante al limite dell’assurdo e infine per l’hardcore si possono notare dei passaggi tutto sommato non malvagi ma allo stesso tempo non curati. Come avrete notato manca un genere tra quelli elencati all’inizio, il crust punk. Crust punk? Già, non esiste, o almeno tecnicamente non c’è, perché son sicuro che il concetto di crust punk per la band, si limitava solamente ad un sound grezzo, confusionale e decisamente insano; dopotutto tre caratteristiche tipiche di questo genere. Tipiche ma non le uniche, ed è questo che a parer mio i Leucrota non hanno capito. Dal mio punto di vista l’errore principale consiste nel volere mixare troppi generi, creando così un prodotto di dubbia qualità, ma soprattutto senza un’ identità definita. Una sorta di “ready made” musicale senza una precisa finalità. L’intento dei Leucrota senza dubbio era ammirevole, ma credo che a volte sia molto meglio un “già sentito” suonato bene piuttosto di un sound innovativo senza personalità. Leucrota: tanto fumo e poco arrosto.
(Matteo Molotov Ross) Voto: 5/10
