copliesofnazca(Rogue Records) I vicentini Lies of Nazca esordiscono sul mercato con questo “Aleph”, quarantuno minuti di attacco diretto all’ascoltatore! Il disco, a mio giudizio, va preso e considerato nella sua totalità (la durata contenuta del resto lo permette facilmente): solo così si può riconoscere una sorta di impossibile ‘ordine caotico’ fra le terribili sfuriate di extreme prog metal (che costituiscono forse l’80% dello sviluppo complessivo… quindi stiamo parlando di un album tostissimo!) e i momenti di quiete totale ma apparente che le intervallano. Nulla funzionerebbe, mi sembra, senza la prova al vetriolo di Matteo Boscolo, impegnato quasi costantemente in uno growling riarso quasi al confine con lo screaming più ruggente; le trame sonore, intricate ma non cervellotiche, sono affidate in larghissima parte a chitarre molto spigolose e aspre, come nella tradizione dei Symphony X. Certo, al primo ascolto probabilmente c’è solo da restare disorientati, come investiti dalla potenza del sound e dalla complessità di brani che non stanno fermi un secondo: ma se non avete la pazienza di entrare nel disco… beh, questo decisamente non è il vostro genere! “Aleph” è davvero interessante e lascia intravedere ulteriori margini di miglioramento. Complimenti!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10