(Universal) Steh Auf! Stand up! Alzati! A quattro mesi dall’ultimo album dei Rammstein, Mr. Lindemann torna all’attacco con il suo side project che ormai era parcheggiato per quanto riguarda il settore full length da ben quattro anni (“Skills in Pills” risale all’estate del 2015). Ovviamente al suo fianco c’è sempre Peter Tägtgren degli Hypocrisy e dei Pain, tanto che sono arrivati al nuovo disco intitolato “F & M” ed atteso per la fine di novembre. Nel frattempo -ovviamente- ecco il singolo, con tanto di B side in versione remix, idea che trasuda un piacevole gusto discografico vintage. Il singolo (e probabilmente tutto l’album, considerando i titoli dei brani) rappresenta una specie di spin off dei Rammstein: l’album di debutto era cantato in inglese, mentre questo nuovo lavoro è interamente in tedesco, lingua madre del vocalist oltre che lingua indissolubilmente associata con il suo stile vocale ed ai Rammstein stessi. Tematicamente, l’idea nasce da una collaborazione tra Till ed il Teatro Thalia di Amburgo, lavoro che puntava all’adattamento moderno della fiaba dei fratelli Grimm “Hänsel & Gretel”. Musicalmente, invece… c’è molto più Rammstein di quello che si trovava nell’album precedente, tanto che un ascolto alla cieca, con l’inganno del cantato in tedesco, potrebbe far pensare ad un nuovo singolo della band principale. Ma l’ironia devastante di Till non emerge solo in un brano potente, bello, sicuramente non innovativo, ma maledettamente catchy ed impattante; le cose si fanno più piccanti grazie al favoloso video girato da Zoran Bihac, nel quale oltre a Tiill e Peter, recita la faccia da pazzo dell’attore svedese Peter Stormare (“Minority Report”, “Dylan Dog: Dead of Night”, “Fargo”, “The Batman vs. Dracula”, “Prison Break”, ecc)! La clip è l’apoteosi dell’assurdo: una band sta per suonare (Lindemann e Tägtgren) in uno strano palco, vestiti con uno stile crossover tra post punk e mafia russa; ma tutto cambia quando si intromette un rompiscatole fuori di testa (Stormare), suonando come gli pare, scatenando la sorpresa e l’incredulità degli altri due musicisti… prima che tutto degeneri, si sbiadisca e si abbandoni a scene assurde, surreali, dal feeling totalmente bizzarro e twinpeaks-esco. Da Tägtgren che suona la batteria seduto sul cesso, ad una cella rossa con un Till trasformato; poi doppelganger e riflessi improbabili, boccacce, risse, tentati omicidi, sequenze al rovescio e rallentate… il tutto con la faccia di Tägtgren assolutamente esilarante: un grande musicista ma anche un attore fantastico! ‘Ovviamente’ tutto poi si ‘risolve’ quando una orda di selvaggi cavalieri Mongoli sfonda il muro facendo irruzione della surreale stanza rossa (favoloso il confronto tra Tägtgren ed un truce cavaliere!). Poi qualcuno rapisce una delle versioni di Till, Tägtgren si tira su i pantaloni, la band si incazza e poi più o meno crepano tutti i protagonisti… o i loro alter ego. Il singolo offre anche la versione remix acustico del brano, tanto per confondere le idee, tanto per trasformare esaltazione schizofrenica in meditazione riflessiva, intima e meravigliosamente drammatica. Un brano qualunque? Un brano geniale? Difficile decisione… ma nel frattempo questa cosa si insinua nella testa alterando qualsivoglia forma normale di percezione!

(Luca Zakk) Voto: 8/10