coplocustitanicf(Another Side Records) Gotico. Pieno di lacrime. Pieno di sofferenza. Una sofferenza che si trasforma in rabbia, in urla disumane che emergono dal profondo dell’oscurità, portando in superficie una sensazione di dolore totale, una ferita aperta, una ferita che ha difficoltà a percorre la via verso la cicatrice, una cicatrice che comunque sarà permanente, orribile, sempre dolente. Duo di Mosca, composto dal musicista Alexey Mikhaylov e dalla bella Mila Ianova, che si basa un profondo e struggente gotic metal, ricco di malinconiche parti suonate al pianoforte, di effetti atmosferici che diffondono solamente tristezza e desolazione. Sopra a questa base piena cos’ depressa e tetra, emerge un innesto di black metal a tratti veloce, a tratti lento, pesante e riflessivo, dove la malefica voce di Alexey riesce a costruire insormontabili barriere di furia e rabbia profonda, capace di costruire dei ponti psicologici tra il dolore e la rassegnazione. Solo sei tracce che comunque contribuiscono a generare un’opera che dura quasi tre quarti d’ora, anche grazie ad alcuni pezzi dalla durata veramente imponente. Dopo l’intro che offre spunti marcatamente orientali per merito della voce femminile, si sviluppa la lunghissima “Morphine”, molto ben suonata, quasi sempre lenta e profonda come la penetrazione di una lama nelle vene, tranne per una parentesi più veloce, dove un black sinfonico si fonde con il genere gotico proposto, regalando un risultato sicuramente valido. Bella, inquietante e molto ben riuscita “Fairy”, dove la voce maschile si ritaglia un pezzo da dedicare ad un parlato molto intenso, atmosferico, alternato all’angelica voce femminile che in tutto l’album si dimostra efficace e molto ben costruita. Totale avvilimento con “Mirror”, mentre l’ottima “Covered With Sorrow” torna ad offrire un gotico mescolato con un metal più pesante, offrendo spazio anche ad una chitarra solista che si rivela tutt’altro che banale.  Un album che materializza davanti all’ascoltatore umide notti autunnali, un album che inneggia alla costernazione, depressione, mancanza di speranza. Emozioni oscure perfettamente catturate nella musica, ottimamente registrate e prodotte. Veramente un ottimo album, che gli amanti  (e non solo) di queste atmosfere tristi e decadenti non possono perdersi per nessuna ragione al mondo.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10