(AFM Records/Soulfood Music) L’etichetta parla di una ‘idea geniale’ da parte di Lordi, fondatore della band, cantante, autore, costumista, visual artist e tutto il resto, nell’inscenare una compilation-album, cioè una pubblicazione che sia proprio le due cose insieme. Come? Cosa poteva succedere se i Lordi fossero nati negli anni ’70 e non dunque nel 1992 come realmente è avvenuto? Attraversando il tempo e suonando con attrezzature diverse, vintage oggi potremmo dire, avrebbero totalizzato una serie di hit nelle varie decadi. Ecco dunque che la compilation è fittizia, perché raggruppa hit mai nati negli anni ’70, ’80 e ’90. “Killection” è un modo per fare finta che i Lordi abbiano decadi di canzoni da riproporre per la gioia dei fans che le hanno amate. Idea geniale… un’idea, una delle tante elaborate a tavolino, fatte per creare un’uscita particolare o che possa essere distintiva nell’affollato mercato. A noi interessa la musica e anche questa volta la band finlandese crea un pacchetto di canzoni da canticchiare e goderne. Canzoni con aspetto seventies, si pensi a “Blow My Fuse”, “10 – Up To No Good” o la disco music di “Zombimbo”, di stampo anni ’80 come “Like A Bee to the Honey” e “Scream Demon” oppure lo stampino anni ’90 alla Rob Zombie di “Shake the Baby Silent”. La geniale idea è accattivante, anche grazie alla trasmissione radiofonica creata ad arte che inizia con l’opener “Radio SCG10”, la quale inscena appunto la sintonizzazione a un programma radiofonico nel quale vengono presentate e mandate in onda le canzoni, oltre alle inquietanti telefonate degli ascoltatori che porteranno a un finale horror. Una messa in scena perfetta per una band che punta da sempre a costumi e un’iconografia, oltre ai testi, appunto horror. Dunque, alla domanda “se i Lordi…”, la risposta è “Killection”, compilation-album «assurda e geniale allo stesso tempo» che i Lordi hanno preso «molto, molto sul serio»… e han fatto bene!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10