coplostbreed2(Shadow Kingdom) Rock e doom. Uno scontro di energie e aspetti oscuri che anni addietro ha dato origine a molto del metal che sentiamo oggi. E poi è palese: ascoltare il primo full length dei Lost Breed fa pensare ad una sola cosa: questo è fottuto heavy metal! Forse perché i tempi sono cambiati, tutto si è arricchito, elaborato, evoluto… a volte pure ridicolizzato… ma un sound dei primi anni ’90 riesce, oggi, ad offrire quel feeling di sincerità e di autenticità che spesso si fatica a trovare nel moderno, il quale sembra non offrire mai novità sconvolgenti, radicandosi piuttosto su evoluzioni del già sentito, del già provato. I Lost Breed furono una band di New York che, come di regola, si trasferirono a Los Angel nella seconda metà degli anni ’80 per cercare il successo, la gloria. Entrarono in simpatia a Scott “Wino” Weinrich degli Saint Vitus, ed il resto è storia. “The Evil In You And Me” è il primo album ufficiale della band che Shadow Kingdom Records è riuscita a scovare (a vent’anni dalla sua release) per riproporre, re-release in onore ad un metallo che non è mai morto, anche se appare in qualche modo estinto. Ci sono influenze rock, accenni quasi hard rock, c’è una montagna di feeling doom e non manca nemmeno un occhiata al grunge, con dei segnali che fanno risalire ai primissimi Soundgarden. “The Evil In You And Me” è metallo puro. Venti anni sono troppi per dare una definizione particolare seguendo l’esasperazione che esiste oggi, dove il cambio di un riff è capace di cambiare il genere di appartenenza di una band. Qui ci sono le chitarre graffianti, c’è un basso che sostiene e pompa, c’è un cantante che grida ciò che deve gridare, senza troppi complessi di perfezione e competizione… mentre un batterista sincero fa tutto quello della quale una canzone di maledettissimo metallo ha bisogno. Lezione di storia, lezione di metallo.

(Luca Zakk) Voto: s.v.