(Arising Empire) Mi sono accostato con grande scetticismo al secondo disco delle Lovebites… ma mi sono (in massima parte!) ricreduto. La all-female band giapponese, infatti, non è un fenomeno da X Factor costruito in studio, ma una rocciosa formazione di power metal dai marcati tratti nordeuropei. Si comincia con “Addicted”, che dopo una breve intro acustica si attesta su un power abbastanza lineare, con accenni shred che possono far pensare ai Dragonforce (ma non siamo a quelle velocità). Melodie quasi pop si alternano a interessanti scorribande strumentali in “Empty Daydream”, mentre c’è una certa aggressività thrashy nell’ossessiva “M.D.O.”. Se “We are united” presenta le migliori sezioni di chitarra (le axewomen si chiamano Midori e Mi-ya), e “Rising” è forse il brano dalle tonalità più melodicamente happy, la coinvolgente “Epilogue” sceglie invece i toni di una power ballad d’effetto, con ampia intro di piano e un refrain larger than life. Non aspettatevi un capolavoro… ma queste ragazze picchiano duro e meritano rispetto.

(René Urkus) Voto: 7,5/10