(Sphynx Music/Listenable Records) Rock’n’roll sotto steroidi, hard rock esplosivo, heavy metal provocante: la rocker francese Lucie Sue non scherza, non perdona. È il suo secondo disco, ha pubblicato un sacco di singoli, un sacco di video, ha pure suonato sul palco del celebre Hell Fest e non ha nulla da temere nei confronti di qualsivoglia collega della scena hard ‘n’ heavy. Con un background artistico interessante (violoncello al conservatorio, arti visive) e una bellissima voce, super versatile e immensamente dinamica, Lucie forgia tredici brani irresistibili, tutti di altissimo livello… praticamente tutti azzeccati e nessun riempitivo. La title track è subito esplosiva, travolgente, anche se ricercata, tutt’altro che prevedibile. Divertente e con una vena punky “Hush”, ancor più divertente -anche nel video- “Ride The Wild Tiger” con ospite Satchel degli Steel Panther! “Bela” è una power ballad dal gusto esotico che mette in mostra le capacità vocali di Lucie, evidenziate anche nella fantasiosa “Burn Your Candles”. Non prende prigionieri la scatenata “The Famous Last Word”, seducente nonostante il titolo irriverente “I Will Shit Where You Sleep”, imprevedibile la brevissima “Boring”. “Knud” offre dolcezza prima, rabbia poi… con un tocco di folk, mentre la carica energetica e il groove di “Reckless” sono componenti alle quali è impossibile rinunciare, delle quali è impossibile fare a meno. In chiusura l’introspettiva e vagamente oscura “10 Minutes”, prima della chitarra acustica della conclusiva “Counter Clockwise”. Se pensavate che il metal al femminile non avesse più tanta grinta, se trovate bands come le Nervosa troppo pesanti o se vi mancano le mitiche L7, ecco, allora Lucie Sue è esattamente quello che stavate cercando. Un disco frizzante, catchy, pieno di energia e musicalmente di altissimo livello.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10