(My Kingdom Music ) Debutta questa contorta horror metal/punk band. Le loro intenzioni sono chiare, ben evidenziate… il loro progetto è stato rivelato; con loro -noi mortali- ricostruiremo Babilonia, torneremo alla antica Antiochia… e ripristineremo la vera prostituzione. L’unica cosa da fare è, ovviamente, votare per Lucifero! Metallo di base, grezzo, punkeggiante, che prende a piene mani da vecchi Venom e Bathory, ma anche dalla schiettezza dei Motörhead, dalla teatralità di Alice Copper… senza dimenticare la perversione dei Death SS. I Lucifer For President sono italiani, tutta gente fuoriuscita da bands quali Evol, Ensoph, Death Dies, Mad Agony e Satanel, questo loro “Asylum” sembra invece essere stato ritrovato in qualche maleodorante cripta, un nastro che sembra esser stato registrato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80… per poi essere abbandonato, dimenticato dentro qualche cassetto, in qualche studio abbandonato, pericolante ed invaso da un umidità che ha ricoperto di muffa anche il nastro stesso, contaminandolo, contagiandolo, corrompendolo. Scatenata e stimolante la furibonda “Satan Saves”, incisiva, doomy e molto tetra “Suicide”, completamente fuori di testa “Sex, Drugs And Rock ‘n Roll”. Metal & roll con “I’ve Got Two Friends”, ipnotica e capace di contorcere la psiche “My Psychic N. 10_04_14”, schietta, ignorante, depravata “Just Say No”, interessante la cover dei CCCP “Amandoti”, qui in versione quasi cosmo-industriale. Miasmi sulfurei infestano l’aria con la cupa “Exorcism”, ancora più punky “We Are 138”, cover di un brano dei Misfits, prima della lunga conclusiva “The Kiss Of The Witch / Planet Lucifer”, il brano più ricco, più curato nel suo essere così decisamente horror metal. Album fuori dagli schemi, controcorrente, palesemente ribelle. Un dito medio sventolato al mondo. Un bagno di sangue rigenerante e ricostituente. La perfetta colonna sonora per l’imminente apocalisse!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10