(The Sign Records) Sin dalla copertina si capisce cosa possono suonare i Lucifer Star Machine: rock ‘n’ roll duro e puro con temi horrorifici come base. Certo, la formula è già stata usata da altri, tipo i The 69 Eyes, ma fa sempre bene ribadire il concetto che si può parlare di horror e temi truculenti anche divertendosi e suonando sguaiatamente del sano rock roccioso e sincopato. Tredici tracce che già dal titolo fan capire che qui siamo in un ambiente luccicante e pacchiano, fatto di bidoni di birra in locali malconci, con gente lì per caso a sentire altra gente esagitata che parla di morte, morti e diavolacci luciferini. Ma resta di sottofondo la sanissima voglia di pogare e fare casino in mezzo al pit, con cori che impari a memoria già prima che la canzone sia finita. Una vena punkeggiante aleggia in tutto il disco, rendendolo leggermente più rancido del normale, piacevole variante per un risultato inaspettatamente sopra la media.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10