copluciferianrites(Moribund) Tesori oscuri scoperti per casualità ricercando in profondità tra i meandri della perdizione. Un’orda infernale di perversi demoni che non tuonano come di consueto dalla scandinavia, ma bensì dal Messico, terra piena di fervore, una terra dove prolifica un letale underground nell’ambito black metal. I Luciferian Rites giungono al secondo lavoro e si impongono con brutale prepotenza in uno scenario troppo deviato, troppo abusato, proponendo del black metal originale come il peccato, crudele come il male, diretto e spietato come un’accusa. Dieci tracce che sono un costante inno al demonio, nelle quali sono esaltati riff velocissimi ma melodici, un drumming d’assalto ma cadenzato e oscenamente catchy (ricco anche di ottimi ed intelligenti fill); il tutto sotto la crudele minaccia del vocalist il quale sembra Nattramn dei Silencer strafatto di cocaina in preda ad una esaltazione infernale nel nome dell’odio, alimentata dalla sete di sangue! Registrato in modo chiaro ed efficace, con una produzione che assicura inospitalità ma anche un livello tuonante di potenza, questo album sembra lontano da tipici territori underground, e l’unico collegamento con un concetto non professionale o low-fi emergere nell’ambito di piccoli dettagli (ad esempio il finale delle canzoni, dove si sente nettamente lo stacco degli strumenti… probabile sinonimo di una stupefacente presa diretta!). Riff immensi, melodie crudeli, ritmi incompatibili con la vita: un black che sembra aver viaggiato nel tempo per 20 anni, per materializzarsi oggi, ora … in Messico! Ogni canzone è un concentrato di furia scatenata e malvagità fuori controllo. Tracce (e titoli) come “Incinerated Cross”, “Infernal Manifestation”, o l’immensa “A Dreadful Chant for Self-Destruction” non mentono minimamente sulla naturale inclinazione verso gli inferi che questo trio vuole esaltare. Originalità? Direi che qui domina la personalità e troneggiano oltre cinquanta minuti di supremo dominio del male, di inno alla misantropia, di cammino verso la morte, di riti occulti e non privi di sangue. Black metal estremista, ortodosso, integrale. La purezza della somma arte impura.

(Luca Zakk) Voto: 9/10