(Sun & Moon Records) In quasi un decennio di attività i doomsters australiani Lucifer’s Fall hanno pubblicato una miriade di titoli: EP, split, live, demo, pure una compilation… anche due full length agli inizi… ma solo ora, a distanza di cinque anni dal precedente “II: Cursed & Damned”, dissotterrano finalmente il terzo album, questo monumento al doom classico, questo “III – From the Deep”, un album che veramente viene dal profondo dei miasmi del doom più tradizionale, più ortodosso, quello dei grandi, quello di bands quali Reverend Bizarre, Cathedral, Church of Void, Lord Vicar o Cardinals Folly. C’è tuttavia del mordente in più, un’atmosfera più cattiva, più malvagia che aleggia attraverso questi sette pezzi; la opener “Trident Steel” è rocambolesca, tuonante, drammatica, mentre la successiva “The Cave” si abbandona lascivamente nel doom più ossessivo, martellante, inquietante. Teatrale, specialmente dalle parti delle linee vocali, l’ottima “Man of God”, mentre la breve “Doom ‘N’ Roll” preme sull’acceleratore diventando un breve brano nel quale il doom muta forma e abbraccia punk e thrash, ricordando a tutti che certi generi musicali, dopotutto, vengono da uno stesso nucleo primordiale. Oscura e apocalittica ”Across the Void”, nervosa e con un groove accattivante ”Reverend Revenant” (forse il brano che più mi ricorda proprio i Cathedral), prima della lunghissima e conclusiva title track, un pezzo coinvolgente, nel quale quel senso di ansia e dramma diventa palpabile, intenso, minacciosamente denso. Tradizionali ma impattanti: riff massicci, melodie micidiali, drumming tempestoso, linee vocali carismatiche e possedute da qualche spirito malvagio… un album che non inventa nulla, ma ricorda a tutti cosa significhi doom metal!

(Luca Zakk) Voto: 7/10