
(InsideOut Music) Mariusz Duda è il frontman dei progster polacchi Riverside, la cui ultima fatica in studio è stata il favoloso “ID.Entity” del 2023. Mariusz, non contento dei livelli stratosferici raggiunti e raggiungibili con la band principale, decide nel 2008 di fondare questo suo progetto solista per poter fare qualcosa senza regole, senza compromessi, diverso da tutto; il progetto si rivelerà molto prolifico, se consideriamo che questo nuovo “The World Under Unsun” è l’ottavo album, tra l’altro un doppio: un’ora e mezza di musica, con brani che spesso si aggirano su durate consistenti, dieci minuti o più. Il genere, per quanto si possa difficilmente inquadrare, è legato a dark wave, prog rock, synth wave, prendendo ispirazione da Dead Can Dance, Peter Gabriel, Mike Oldfield, Clannad, Hedningarna e Depeche Mode. Ma Lunatic Soul va molto oltre, anche perché Mariusz si prende giustamente il diritto di fare quel che gli pare, senza regole, senza qualsivoglia imposizione stilistica o discografica. Brani quali “Self in Distorted Glass” o “Mind Obscured, Heart Eclipsed” offrono un mondo nuovo, tracce come “Loop of Fate” o “Hands Made of Lead” ipnotizzano, poi ci sono le tenebre di capitoli quali “Monsters” o “Game Called Life”. “Il mondo sotto il non-sole” è un titolo emblematico, che parla di un’eclissi totale, di un mondo che non funziona, di un protagonista che vuole cambiare vita, che cerca di ricominciare, scappando da relazioni malate, uscendo dalla routine, dalle colpe, da qualsivoglia dipendenza… non è forse qualcosa che brucia lentamente nel cuore di tutti noi, indipendentemente dal fatto che ce ne rendiamo conto o meno? Perché è nella natura umana evolvere, cambiare, migliorare… esattamente come è nella natura umana soffocare dentro un circolo vizioso, dentro la scia dei nostri errori, delle nostre incertezze. È la storia dei bivi, delle decisioni difficili. Delle notti insonni. I quattordici brani scandiscono queste ansie, questi dolori, queste speranze, queste incertezze, questi baratri, questi salti nel buio. Mariusz, con questo nuovo disco, esprime il suo meglio, enfatizza con consapevolezza ciò che sa fare meglio, traduce emozioni in melodie, in riff, in musica, riassume la storia di Lunatic Soul, crea quasi un best of il quale, tuttavia, è una nuova pagina del suo libro, un nuovo capitolo, forse un nuovo volume.
(Luca Zakk) Voto: 9/10




