coplurk(Doomentia Records) “Kaldera” è il ritorno dei Lurk, dopo un album di due anni fa, sempre contrassegnato dalle  tendenze doom. Un sound pulito e chiaro, altamente oscuro nelle atmosfere che si svelano nella loro grandezza attraverso una produzione limpida. Il riffing è un muro sonoro maestoso nelle armonie e le distorsioni sembrano dei tuoni che si scatenano, anche grazie ad una sezione ritmica che nella sostanza si incolla agli accordi delle chitarre, sostenendole con tenacia. Il tutto ha una reminiscenza sludge, mentre le tipiche melodie doom si sviluppano nei brani che spesso sembrano avere sfondi di natura death metal e dunque ecco che il sound acquisisce una sonorità ampia e maestosa. Un’ondata di vibrazioni, un mondo definito all’interno di una dimensione oscura. Questo album è piacevole: i riff incantano, le melodie si sviluppano con armonia e agilità. L’effetto è comunque inquietante, “Kaldera” è certamente bello per come è riuscito. La band si mostra con una sua identità ben definita e uno stile che non rende i pezzi statici o vincolati a regole usuali. Un sound concreto e nel quale il riffing sembra raccontare qualcosa, con toni melanconici o duri, per un impatto che amplifica il doom verso dimensioni accattivanti.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10