(Pelagic Records) Il promo di “Much Unseen Is Also Here” di Lustmord è arrivato in redazione da diverse settimane, ma ad esso ci si approccia solo pco prima della sua uscita e quasi dispiace di non averne usufruito, ascoltato, reso una possibile colonna sonora della propria vita nell’arco di queste settimane! Lo sperimentatore e musicista gallese Brian Williams è oggi una sorta di mito: operante dall’inizio degli anni ’80, ha vissuto una carriera ed esperienze che lo hanno relazionato all’elettronica volta dall’industrial fino al definitivo drone-dark-ambient. Tralasciando dunque la sua solida carriera, la quale poggia su una vasta discografia, fatta anche di tante collaborazioni, Lustmord irrompe con una nebulosa di suoni e soprattutto di ambientazioni oscure, fosche ma tanto maestose delineate in circa un’ora e venti di musica. Sono otto capitoli di un’opera, comunque divisa in tre parti, che si espande come i sensi che tentano un viaggio nell’altrove. Poca empatia, poco respiro, scarsa solarità in “Much Unseen Is Also Here”, ma Williams è questo e non ha, oramai da tempo, voglia di fare compromessi. I pezzi iniziano e avvolgono con la propria identità che resta tale, senza troppe variazioni di struttura, al massimo sono i temi melodici e farlo, però l’impronta di cui prima si è scritto resta calcificata fino alla fine. Si distingue “Invocation of the Nameless One”, ovvero sette minuti e trenta secondi di un possibile sviluppo che contempla un risveglio dei sensi o quanto meno uno scrollarsi del torpore strisciante insito in “Much Unseen Is Also Here”. Suoni che protendono verso echi e riverberi, limati con attenzione, alternarsi di emissioni sonore leggere ma spesso brevi, restano il fondamento di Brian Williams. Praticamente anche “Much Unseen Is Also Here” è una possibile colonna sonora, un insieme perfetto per una situazione cinematografia, magari di un videogame e ciò vuol dire che è adattabile come sottofondo o come descrizione di momenti personali. Mai allegri, al massimo sognanti e tuttavia talmente supremi da catturare in una certa maniera la mente.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10