coplykaion(Inverse Records) Non so come definire la musica dei Lykaion… ma mi piace! I romani, al secondo full-“length”, propongono un mix estremamente accattivante di heavy metal classico, gothic, groove sound alla Nevermore e tonalità dark alla HIM: queste undici ninnananne metalliche assumono così un’aura cool che non gli impedisce, però, di essere rocciose e ruggenti. Quattro o cinque pezzi starebbero benissimo anche in radio… La titletrack strumentale, posta in apertura di scaletta, è incredibilmente ammaliante, e potrebbe commentare agevolmente qualche bel film di spessore. Energia e groove in “For Love”, che mi ha molto ricordato i The Dogma; irresistibile anche la triste “I don’t love you anymore”, con il suo testo caustico sulla fine di una storia. “Smile” mantiene quei toni larger than life comuni pressoché a tutta la tracklist; con “Accept yourself” si raggiungono tonalità quasi epiche, che contrastano con quelle malinconiche della conclusiva “Till the End”. Sono certo di non fare un torto ai Lykaion dicendo che il loro album piacerà soprattutto ad adolescenti e giovanissimi, meglio disposti a queste tonalità che vanno dritte a turbare la nostra parte più, diciamo così, sentimentale.

(René Urkus) Voto: 7,5/10