(Despotz Records) Dai boschi svedesi di Värmland in Svezia, arriva l’ennesimo esempio di vintage rock comunque ben suonato. Un nome che rievoca storie antiche, leggende e concetti folk, misti a un rock espresso come nella sua età migliore, anni ’60 e ’70, con conseguenti echi di The Mamas & the Papas e Curved Air, i Lykantropi si mostrano attraverso una forma lodevole e incantata. Pubblicano con un’etichetta, questo terzo album, dopo che questa ha anche ristampato il primo e secondo album della band, rispettivamente l’omonimo e “Spiritosa”. Musica nuova, ma ‘vecchia’ nello stile, per la quale l’intera band ha collaborato in maniera corale. My Sohlin prende possesso del microfono, lasciando qualche spazio a Martin Östlund, anche chitarrista come Elias Håkansson. Completano la formazione il canonico comparto ritmico e la flautista Ia Öberg. Con la Sohlin alla voce la musica acquisisce un tasso di magia, oltre a un timbro vocale che s’innesta bene sia nelle soluzioni hard rock e blues che in quelle dall’orma folk e occult rock. Con “Tales To Be Told” l’universo incantato dei Lykantropi si svolge con estrema semplicità e una musicalità intrinseca brillante. Piacevole l’intreccio chitarristico, i ricami quanto i riff secchi e immediati e con un basso, Tomas Eriksson, infaticabile e sapiente. Musica per gli amanti del rock di un tempo, per chi vuole musica sincera e dai manufatti curati e creativi, ovviamente conditi da storie fiabesche e racconti da favola ma affatto rassicuranti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10