copmacbeth2(Massacre) Mi innamorai (si fa per dire) dei tedeschi Macbeth quando ascoltai il loro terzo disco, “Wiedergänger”: rimando alla recensione QUI anche per ulteriori dettagli sulla storia di questa band sfortunata e coraggiosa. Passano poco più di tre anni ed ecco arrivare “Imperium”: poco, pochissimo cambia rispetto all’album precedente, quindi gli amanti dell’heavy più torvo e thrasheggiante possono andare a colpo sicuro! Subito lo schiacciasassi “Das grosse Gericht”, con il cantato così riconoscibile di Olli Hippauf: il suo arcigno tedesco, talora quasi biascicato, si sposa alle perfezione con le chitarre thrashy e la terremotante sezione ritmica. “Inferno” ricorda abbastanza da vicino “Kamikaze”, la hit del precedente disco; il pesantissimo mid-tempo “Verloren” è una vera mazzata sonora. Marziale e rabbiosa “König der Henker”, mentre “Pawlows Haus”, forse il brano con il solo più classicamente heavy, si apre su quelli che sembrano i cori dell’Armata Rossa. “Ein Sturm wird kommen” è un brano power/thrash nella più pura traduzione tedesca, con le sonorità dei Mystic Prophecy o dei Grave Digger più tignosi; intensa e drammatica, addirittura con qualche passaggio sinfonico, la conclusiva “Soweit die Füsse tragen”. La versione digipack contiene altri tre brani dal vivo come bonustracks. Fate vostro il disco di questi crucchi rabbiosi!

(René Urkus) Voto: 7,5/10