(Hellbones Records) Uscito a metà del 2017, questo album è una specie di vecchia pergamena, sepolta, dimenticata ed ingiallita… e finalmente riscoperta e portata alla luce, una luce che ne rivela i suoi contenuti peccaminosi e blasfemi. Sono italiani, cantano in italiano e -stranamente- non suonano doom o prog. No, i Madalena sono degli occult rockers tosti e musicalmente toccano rock italiano, hard rock, death metal e ipotesi di black… con una caratteristica travolgente: i chiari e possenti testi sono un inno costante alle tenebre, ai demoni, alla perversione, al piacere della dannazione, al peccato e alla condanna; una potenza concettuale capace di far impallidire la black metal band più nefasta proveniente dalla Scandinavia. Otto brani: quattro spoken intros che sono narrativa e pura intimidazione, alternati a quattro brani di metallo antico, diretto, un metallo precedente alla definizione stessa del genere. Musicalmente il disco non è nulla di sconvolgente o impattante: si tratta di heavy rock o heavy metal iper tradizionale e pure datato. Ma il concept installato nei testi, nell’immagine stessa della band è inquietante. Tra i banchetti e le danze della perdizione, i roghi dell’inquisizione e i culti delle religioni dimenticate. Tra evocazione del demonio ed inni votati all’oscuro. Se amate l’occulto, se adorate il male, se amate perdervi nei meandri mefitici dell’oscurità eterna, allora non serve cercare all’estero, è inutile. Abbracciate l’ordine di Santa Maria Maddalena, venerate le monache meretrici. Forse il culto della demoniaca e misteriosa Madalena è ciò del quale le vostre anime hanno bisogno.

(Luca Zakk) Voto: 8/10