copmanifesting(Invictus Productions) Oscuro. Letale. Malvagio. Ed anche così pieno di quel feeling rituale, un misterioso rituale ricco di tonalità tetre, malate, infettate di primordiale decadenza. Macabri e votati all’orrore i Manifesting, death metal band americana, debutta dopo un demo solo demo. Oscenità e malvagità concepita da Sepulcherous e Maw, il duo che dietro a questo progetto crea un muro capace di trasudare copiosamente gocce di sangue morente, dove la vicinanza a creature immonde diventa una percezione reale, infame, concreata. Suoni cupi, decadenti, offensivi in constante alternanza tra riff profondi e sfuriate ad alta velocità dove il gusto per il dolore, per la tortura diventano un’unica essenza legata in maniera indissolubile al sound infernale di questi ventitré minuti di esecuzione capitale. Un introduzione parlata e costellata da canti gregoriani porta ad un livello di semi coscienza pieno di paure ed incubi ancestrali, trasporta le nostre spoglie su pezzi che riescono a far apparire luminosa l’oscurità più estrema, tanto sono malvagi nell’essenza, nell’intimità compositiva. “Asomatous Hubris” annebbia e assalta, mentre la successiva “Disciples of Murmur” accompagna in un rituale dannato senza tempo prima di infliggere disumane agonie con un riffing poderoso sempre alternato ad un ritmo cadenzato che trasuda esoterismo. Toglie la vita “The Call Of Miscreation”, devasta pensieri e fisico l’incalzante “Archon of the Red Temple”. Sempre interessante il drumming, a volte diretto e cadenzato, ma spesso alternato ad idee tecniche, che si lasciano catturare da concetti pieni di inquietante caos. Una produzione che lascia senza fiato, senza respiro, una intenzionale costruzione musicale orientata al soffocamento, all’asfissia, alla negazione delle vita stessa. Old school sapientemente mescolato con una dose assurda di piacere maligno, concepito per infestare l’anima di chiunque osi ascoltare questo EP. Maligno. Dannatamente e piacevolmente maligno. Putrefazione dell’anima senza riserva, senza pausa, senza rispetto. Puro death metal.

(Luca Zakk) Voto: 8/10