copmanillaroad3(Shadow Kingdom) La Shadow Kingdom continua la propria meritoria opera di ristampa dei classici dei Manilla Road: dopo “Invasion” (QUI) e “Mystification” (QUI) ci occupiamo oggi di “Out of the Abyss”, uscito originariamente nel 1988 come settimo full-“length” della band di Wichita. Si tratta di un disco che, generalmente, non piace a chi invece ama i platter epici di Shelton e compagni: qui il sound è incredibilmente sporco, più di una volta (già nell’opener “Whitechapel”) ben oltre i confini del thrash, e definito ‘brutal’ dallo stesso Mark the Shark. I brani sono generalmente veloci, tirati, arcigni; sempre curati i testi, legati quasi sempre a tematiche occulte e ‘dannate’, ma stavolta c’è una sorta di scollatura con la musica, e l’effetto è meno intrigante. Gli episodi migliori della scaletta sono, a mio giudizio, la serratissima e caotica titletrack; la più pacata e magica “Return of the old Ones”, certamente il pezzo più epico del lotto; e la conclusiva “Helicon”, un inno impazzito alle muse, che tiene insieme le due anime del sound della band (o almeno del suo sound di quegli anni). Per chi non conosce “Out of the Abyss” o deve completare una collezione, questa ristampa di facile reperibilità è sicuramente ciò che serve.

(René Urkus) Voto: 7/10