(Dark Descent Records) Ad undici anni dalla formazione, con in carriera solo un EP ed uno split con i canadesi Ellorsith, finalmente debuttano i Mannveira, entità che emerge dall’intensa e deviata scena di Reykjavík, in Islanda. La band capitanata dal membro di più lunga data, Illugi (ex Abacination), negli anni converge verso una formazione stabile, con membri anche di 0, Naðra, Örmagna, Naught e Abominor, tanto che tra il 2018 ed il 2019 riesce a comporre questo intenso “Vítahringur”, un disco pregno di violenza, di oscurità, dominiato da una tendenza fredda e brulla, tipicamente islandese, anche se ben arricchita da arricchimenti tecnici, arrangiamenti non prevedibili ed ottimi arpeggi crudeli i quali a tratti ricordano i Satyricon, come svela la opener “Ópin rjúfa þögnina”, brano catchy, pulsante, con cambi intelligenti a supporto di linee vocali rabbiose e iraconde. La lunga “Í köldum faðmi” svela un senso apocalittico, dentro il quale melodie brillanti cercano un varco attraverso uno strato di ghiaccio spesso, profondo e mortale; ancora una volta si sentono cambi intelligenti, con il brano che regala una ottima alternanza tra caos primordiale e divagazioni sorprendentemente progressive. La title track apre con un incedere funereo il quale cresce di intensità, passo dopo passo, arrivando in territori avant-garde black, esaltando una chitarra brillante, dimostrando che la band vanta un gusto creativo superlativo. Velenosa ma immensamente suggestiva “Framtíðin myrt”, forse il brano dove l’eclettismo stilistico dei Mannveira riesce a mostrarsi in maniera più palese, prima della conclusiva e piacevolmente contorta “Kverkatak eilífra martraða”. Un viaggio lungo dieci anni, un cammino lungo e lento verso attraverso le tenebre il quale ora giunge al primo traguardo, alla prima palese dichiarazione di intenti. Seppur breve, questo primo vero assalto sonoro, questa prima dimostrazione di una band di grande talento, invita a sperare si tratti del primo disco di una futura lunga scia di ulteriore brutalità, verso nuove ed attraenti sulfuree tenebre ed una gloriosa discesa verso gli inferi!

(Luca Zakk) Voto: 8/10