(ViciSolum Productions) Troppo a lungo – ben otto anni! – abbiamo dovuto attendere il ritorno dei Manticora: ma la band danese, nonostante la lunghissima assenza, mi sembra ancora essere capace di grandissime cose… e ancora una volta mi chiedo come sia possibile che Lars F. Larsen e soci non abbiano raggiunto il successo che certamente meritano. Come già accaduto in passato (penso ad esempio al “Black Circus”) i nostri ci offrono un complicatissimo concept in due puntate, stavolta basato su un romanzo horror scritto dallo stesso Lars. La memoria potrebbe ingannarmi, ma “Echoes of a silent Scream” suona più ‘estrema’ dei vecchi brani: la sensazione però è la medesima, il brano è così incalzante e torrenziale (grazie soprattutto alla batteria di Lawewnce Dinamarca, purtroppo solo un session drummer – ma va citato anche il passaggio chitarristico centrale) che sembra letteralmente inseguire l’ascoltatore. Con la debordante “Through the Eyes of the Killer – Towering over you” siamo abbondantemente dalle parti dei Symphony X, se non addirittura dei Nevermore: chiamiamolo power/prog/thrash, se può servire a qualcosa… c’è più ‘pulizia’, ma non per questo meno grinta, in “Katana – Awakening the Lunacy”, in cui peraltro Lars si esibisce anche in growling! Oltre nove minuti per la straniante “Growth”, fra partiture progressive e un chorus ossessivo che mette una strana angoscia… Cupa, a tratti oscuramente maestosa la power ballad “Nothing Lasts Forever”, mentre “Katana – Opium” si sviluppa in un crescendo glorificante. Con la conclusiva “The Farmer’s Tale pt. 2 – Annihilation at the Graves” i Manticora arrivano a punte di un power/death possente e tempestoso. La scaletta comprende anche due strumentali (“The Devil in Lisbon” e “Humiliation supreme”) in cui i nostri possono sbizzarrirsi senza freni. I Manticora restano, assieme agli Orden Ogan e a pochissimi altri, una delle band che ancora hanno qualcosa da offrire in ambito power metal: imperdibili!

(René Urkus) Voto: 8,5/10