(Sliptrick Records) A tredici anni dall’album “A.t.G.o.D.” e a undici dall’omonimo EP i Marble incidono un full length con nuovi elementi in formazione. Alla voce Eleonora Travaglino e Norman Ceriotti (Defamed e Roll For Intiative) alla batteria, i quali si legano allo zoccolo duro del nucleo musicale composto da Paul Beretta e Omar Giornati alle chitarre, Daniel Fleba, bassista, e Jacopo Marchesi alle tastiere. Sono autori di un tipico melodic metal con una concezione articolata, parzialmente prog. “S.A.V.E.” è un concept album che ruota attorno alle tre virtù teologali e ai sette peccati capitali. Undici pezzi per ogni peccato, dunque avidità, lussuria, vanità, invidia, gola, ira, pigrizia, mentre le tre virtù sono speranza, fede e carità. L’undicesimo brano è l’eloquente “Sins and Virtues Ending”. La band italiana suona il metal nella maniera contemporanea, cioè passando da fasi irruente però sempre ben delineate, ordinate, ad altre ferocemente melodiche. L’uso di cambi di ritmo quanto di significative variazioni dei riff, rendono tutte le composizioni vivaci e affatto statiche. Nel contesto generale non è secondario il lavoro di contrappunto e sostegno alle chitarre quanto alle atmosfere da parte delle tastiere. “S.A.V.E.” non è un ascolto semplice e forse c’entrano i suoni delle chitarre a tratti poco netti, tuttavia è una riflessione che non vuole essere una critica alla produzione di Giulio Capone (Moonlight Haze, ex Temperance, Bejelit) che presenta una cura importante su ogni cosa. Tuttavia più ascolti non sono stati affatto deleteri e per tanto le pieghe melodiche quanto quelle prettamente strutturali della musica, sulla distanza rendono chiaro ed apprezzabile il suonare dei Marble e dopo tutti questi anni non era scontato.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10