(Club Inferno Entertainment) Un EP di quattro pezzi che crea un’istantanea corposa di quello che Mary Cream vuole suonare. La one man band francese si esalta con sonorità crossover, nate da concetti di stile non diversi dai Nine Inch Nails, Marilyn Manson, i primissimi Korn e roba del genere. “Nevermind” si apre con uno spunto un po’ alla Motörhead per poi prendere appunto una strada molto ‘marilyn-mansoniana’. “Chemical Waves” è il frutto di un’ubriacatura da Nine Inch Nails, mentre “One For You” immette un po’ di punk per uscire così dagli schemi finora espressi e derivati. “Inside” è il brano più lento, colmo di un’atmosfera oscura e a suo modo anche variegato nell’arrangiamento, supportato da un’elettronica esile ma tesa a completare quell’atmosfera che vi aleggia. Quattro brani sostanzialmente piacevoli, dalla fattura neo-industrial in certi momenti e con riff pesantissimi. Il tutto appare però è a tratti troppo derivativo, nonostante sia “Pulse” a suo modo è piuttosto riuscito.

(Alberto Vitale) Voto: s.v.