(Autoprodotto) Era da tempo che non ascoltavo roba bizzarra come i Melted Bodies. Penso che si possa definire come nuova frontiera della musica metal in senso lato: un crogiolo di culture, stili, modi di intendere la musica anche opposto tra loro… eppure ciò che esce è sì una massa informe, ma non per questo meno interessante. La musica dei Melted Bodies ha classe, si sente subito. Ma è corrotta, sporca, ma anche poetica, incredibilmente equilibrata tra parti dure e parti morbide. Per dare un po’ di riferimenti: Marylin Manson, 30 Seconds to Mars, ma anche Deftones e Mike Patton… giusto per citare alcune reminiscenze, eppure il gruppo di Los Angeles non somiglia vagamente a nessuno di questi citati. Senza coordinate precise, l’ascoltatore navigherà a vista, guardingo, perché davvero non saprà mai cosa aspettarsi da questo cd. Incredibilmente affascinante, questo lavoro si discosta pure dal metal propriamente detto, prendendo il largo verso lidi sconosciuti… poesia allo stato quasi puro.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10