(Ipecac Recordings) King Buzzo incide un album con Dale Crover e Mike Dillard che è stato il primo batterista dei Melvins. È difficile stare dietro a Buzzo e ai Melvins, la discografia è corposa e il sound è ogni volta sostanzialmente rivoluzionato, pur presentando coordinate sempre note. Al contempo i Melvins passano anche attraverso episodi sperimentali franando spesso in atti sopra le righe. Crover rimpiazzò negli anni ’80 Dillard alle pelli. I due però hanno poi suonato insieme più volte e sotto l’insegna Melvins. Le radici originarie originarie della band prendono forma in “Working With God”, album che mette dunque insieme i riff ossuti e svampiti tipici di King Buzzo, le ritmiche poderose e qualche stralcio o intere infornate di eccentricità che rendono l’insieme un qualcosa sospeso tra grunge, metal, sludge, rock e… ma scrivere quanto parlare dei Melvins attraverso le etichette di genere è inutile. “Working With God” sembra fresco, vivace, un qualcosa di coinvolgente e al contempo ‘furbo’, creato con mestiere cioè con le solite fattezze dei Melvins. Tredici pezzi dove il trio gioca, manipola, sorride e fa ironia, tira mazzate e fa cose inaspettate. L’ascolto, l’arrivo alla fine dell’album è avvincente, un po’ tarato su standard ironici, come la parodia dei Beach Boys, e buffi tanto che a volte ricordano Frank Zappa e le sue uscite da fuori di testa. Un modo di fare che mette in piedi il rischio di non prendere sul serio la band. Magari è questo il fine ultimo di Buzzo e soci! I Melvins sono questo e se li conoscete potete e dovete mettere le mani su questo disco registrato in sole due session.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10