(Limb Music) Possiamo ormai dire che esiste un filone di vintage power metal, che recupera le atmosfere di fine anni ’90 e inizio 2000? Direi proprio di sì! Il chitarrista inglese Billy Jeffs ha radunato un gruppo di musicisti capaci (fra i quali spicca Tommy Johannson, oggi nei Sabaton, ma che io ricordo per quando a 19 anni se ne venne fuori con l’ultrapower dei ReinXeed), e pubblica un concept fantasy che esce per la Limb, adornato da quintalate di orchestrazioni, solos fulminanti, cantato a sirenetta e tutti i trademark del 1997! Il disco si apre con un “Exordium” parlato e con una “Overture” cinematografica: quindi la luminosissima “The Land of Xia” ci riporta al più squillante dei symphonic power metal, direi che siamo dalle parti di Marius Danielsen se non addirittura dei sopracitati ReinXeed (oggi Majestica)! “Zera’s Shadow” ricorda il Turilli solista, soprattutto quello di “Prophet of the last Eclipse”, anche per la somiglianza di timbro fra Tommy e Olaf Hayer. Dalla solenne dimensione folk “Some Day soon”, mentre l’epico mid-tempo “Destiny” ha il fascino dei migliori Dionysus oppure dei più recenti Twilight Force. Le mode vanno seguite e anche i MOO buttano nel mucchio un brano dalle atmosfere piratesche, “Across the Seas”; “Arrival” ha addirittura il fascino dei primi Dragonland, cosa pressoché impossibile se pensate alle evoluzioni che il power ha avuto negli ultimi quindici anni. Degna conclusione del tutto è la suite/titletrack di 14 minuti: la strofa è decisamente Stratovarius, ma il ritornello è più rhapsodyano, e se ci mettiamo l’epico finale di tastiere e cori (e la chiusa alla Queen!) l’unica nota minimamente stonata è l’abbondanza di parti parlate. “The Zeramin Game” è squisitamente e spudoratamente retro-power: se c’eravate già quando uscì “Legendary Tales”, lo adorerete!

(René Urkus) Voto: 8/10