(Heavy Psych Sounds) Quando il nome dell’etichetta già descrive perfettamente il sound dell’album pubblicato! Gli argentini Mephistofeles sono in giro da più di un decennio, sono devoti a sonorità psichedeliche, drone, stoner e doom, e non sembrano fregarsene di nulla, quasi vivendo nella loro nebulosa fatta di trip e miasmi stupefacenti. In curriculum vantano ben quattro dischi, l’ultimo dei quali “Violent Theatre” uscito nel 2022 via Helter Skelter Productions / Regain Records. I tre dischi precedenti, invece, uscirono in forma indipendente: la band non proviene certo da un’area di caccia per i contratti discografici, senza contare che forse i titoli (e le copertine!) risultavano troppo aggressivi e offensivi per qualsivoglia brava etichetta che deve sfamare i suoi dipendenti a fine mese, cercando di non venire ostacolata da censure e processi legali. Evidentemente alla Heavy Psych Sounds tutto questo non importa, visto che prende per mano questi tre cimeli di musica dissacrante, tossica e selvaggia, e li sbatte sul mercato incisi su sensuali vinili colorati. Ecco allora che torna in vita “Whore”, così grezzo e sporco, così irresistibile e coinvolgente, torna tra noi “I’m Heroin”, ipnotico, fuzzy, allucinato, e torna pure l’esplicito fin dal titolo — per non parlare della copertina — “Satan Sex Ceremonies”, con le sue melodie prepotenti, vintage e molto poco prevedibili. Tra droga e zolfo, tra coinvolgimento, assuefazione e dipendenza, tra esorcismi, horror esplicito e paure ancestrali, tra profano, diabolico e perverso: è questo il mestiere del trio di Paraná, Entre Ríos; un mestiere che hanno sempre svolto egregiamente bene!
(Luca Zakk) Voto: 9/10