(Mighty Music) Melodic metal: una definizione in cui stanno bene molte espressioni musicali, ma che io trovo abbastanza confusa e generalista… in ogni caso, se tale (sotto)genere esiste, è certamente quello che propongono i danesi Meridian con il loro terzo disco. Ben quattro brani su undici vengono pari pari dal precedente EP “Fate of Atlantis”: restano 30 minuti di… nordic melodic metal (se proprio vogliamo aggettivarlo) senza particolari colpi di testa. “The Devil inside us all” ha un riff potente e poi un andamento hard rock aggressivo; ruggente la titletrack, ma il miglior connubio hard’n’heavy si ha con “Circle the Drain”, dove un sano e brioso melodic metal prende il sopravvento. Vengono poi “Drowning the Miracle”, brano forse dall’approccio troppo statico, e “Disconnect”, che butta dentro, in maniera forse non necessaria, spunti thrash (è ospite Steve Smyth, che ha militato nei Nevermore). Il risultato è in ordine, ma forse, come dire, poco stimolante. In formazione c’è un italiano, il chitarrista Marco Angioni.

(René Urkus) Voto: 6,5/10