(High Roller Records) Dopo il CoViD-19 tra il 7 agosto e l’11 settembreil mondo dovrà prepararsi all’urto del ritorno dei Messiah! La death metal band, nonché alla base di quell’oceano primordiale dove creature come Bathory, Venom, Kreator e via dicendo, hanno deposto le uova dalle quali sono fuoriuscite altrettante creature che hanno dato vita al black metal, pubblicherà in settembre l’album “Fracmont”, ma in agosto un tre pezzi, appunto il suddetto, fungerà da monito all’umanità! Purtroppo Brögi sarà privo di Tschösi, voce e basso, e di Jazzi, batterista dalla furia indescrivibile. Brögi, Tschösi e Jazzi sono stati un trio esemplare. Il loro estremismo è stato un modello per tanti e a loro volta condizionato da altre icone, generando “Hymn to Abramelin” e “Extreme Cold Weather” che sono due album apocalittici. Erano però gli anni 1986 e 1987, tanti demo in quelli precedenti e una carriera che si interrompe nel 1988, che poi riprende ma si interrompe nel 1995 e che riprende ancora una volta e vede nuovamente il cane mordersi la coda. Morte e rinascita hanno costellato il percorso dei Messiah. “Underground” nel 1994 è stato l’ultimo album, poi tante pubblicazioni sotto forma di raccolte e live, ma è oggi la sostanza. La High Roller Records presenta questo EP con canzoni non contenute in “Fracmont” e sono la ri-registrata “Space Invaders” dal primo album “Hymn To Abramelin”, “Extreme Cold Weather”, dal secondo album, e la title tyrack e dunque inedita “Fatal Grotesque Symbols – Darken Universe”. Quest’ultima è in sintonia con i due altri pezzi e come dice lo stesso Brôgi, la parte dell’assolo «risale ai primissimi giorni della band in quanto è piuttosto caotica. I testi della canzone sono davvero vecchi, li ho scritti però per un altro progetto. Il nostro cantante Andy Kaina ha riorganizzato il testo e l’intera canzone e melodia sono in piena regola Messiah». C’è da crederci, perché tolta la resa sonora certamente elevata rispetto a quanto i Messiah registravano decenni fa, anche la title track appare come un retaggio del passato. Sarà così anche “Fracmont”? Non proprio, l’album l’ho ascoltato e… ne riparliamo a settembre o forse prima!

(Alberto Vitale) Voto: 8/10