copmetalmirror(High Roller Records) Non so quante volte mi avete già sentito raccontare una storia del genere, ma eccola qua… i Metal Mirror appartengono alla primissima falange della NWOBHM; pubblicano un singolo e un demo, poi mentre stanno per registrare l’album spariscono; passano 30 anni e poi arriva la High Roller Records (o la Pure Steel, al limite) a editare la loro discografia completa. La vicenda vale anche per questa formazione inglese: i 75 minuti di questa raccolta includono tutto ciò che questa formazione seminale ha inciso, ma NON tutto quello che ha composto; alcune canzoni attendono ancora una prima registrazione, e probabilmente, dato che i Metal Mirror sono tornati in attività, non tarderemo molto ad ascoltarle… “Lady” è un bel heavy metal rock che sfuma in NWOBHM, inglese fino al midollo: pensate magari agli Urchin, o ai Gaskin, o ancora ai primi Salem. Ancora più rockettara “Knives and Dives”, dalla lunghezza inusitata (quasi otto minuti!), e pure scanzonata e sorniona è “Tiger on the Streets”. Questi due brani, però, nonostante il lavoro di remix, evidenziano una produzione estremamente deficitaria. “Montana Violation” è finalmente NWOBHM più classico e diretto, mentre “One Night” gioca con il rock’n’roll originario, di cui propone una scanzonata versione metallizzata. Ruvida e tirata “Getting higher”; “Crazy” è presente addirittura in due versioni, mentre “Rock’n’Roll ain’t never gonna leave us” poteva essere un piccolo classico. Release di nicchia per un pubblico di nicchia, ma ci sono diversi buoni spunti.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10