copmetalsteel(On Parole Productions) Beh, non possiamo certo dire che gli sloveni Metalsteel abbiano scelto un monicker particolarmente originale… però la band non è fatta di novellini, dato che è stata fondata più o meno 15 anni fa ed ha all’attivo, questo incluso, cinque full-“length”. Nella biografia leggo peraltro che i nostri hanno collaborato con James Rivera e sono passati al cantato inglese soltanto di recente. La opener “New Way of thinking” ci offre un heavy metal thrasheggiante, dai toni moderni e stoppati, con molto groove. Anche “Tabooo” tira che è un piacere e mi piacciono pure le chitarre taglienti di “New Messiah”. “Call off the War” è una medieval ballad alla Blind Guardian, godibile, ma che non c’entra niente con la scaletta; riequilibra l’universo la successiva “Godfather of Nothingness”, molto più classicamente heavy e con un solo di wah-wah niente male. Si chiudono le danze con “Long Time Ago”, anch’essa con diverse reminiscenze dagli anni d’oro. Un disco moderno ma che non dimentica le origini del proprio sound: direi proprio che i Metalsteel abbiano fatto bene a proporsi sul mercato internazionale, hanno proprio tutte le carte in regola!

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10