(H-Music) Dopo quindici anni di carriera e tre album, gli ungheresi Meteora se ne escono un EP, il quale un po’ rompe il silenzio che imperversa dal 2022, un po’ ricorda a tutti l’energia di questo symphonic metal nel quale l’immancabile voce femminile è spesso affiancata da voci maschili, sia growl che clean, cosa che viene subito egregiamente messa in evidenza dalla title track posta in apertura. Musicalmente quel symphonic è supportato da riff aggressivi, chitarre tecniche ma ruvide… sono lo le tastiere e le orchestrazioni a definire il genere, il quale altrimenti apparterebbe a generi probabilmente molto più estremi. Più catchy e vagamente ipnotica “Rebirth”, complessa e misteriosa “Free”, un brano che riesce a mettere in evidenza una radice prog del sestetto di Budapest. Introspettiva e per la maggior parte acustica la conclusiva “Ghosts”, brano che riporta i confini dentro melodie più delicate e sognanti, garantendo il massimo dello spazio alla front woman Noémi Holló. Ci sono due nuovi chitarristi, c’è aria di freschezza, c’è senso di originalità e desiderio di imporsi. Un EP che non passa inosservato, un EP che esige ora la conferma in un qualcosa con un minutaggio più consistente!

(Luca Zakk) Voto: 7/10