(Trollzorn) Al settimo album in venti anni e più di carriera, i Minas Morgul registrano una sequela di pezzi, dieci, che fondono pochi elementi death, molti pagan, atmospheric e neo-symphonic nel black metal d’ordinanza espressoda sempre dalla band. Robse degli Equilibrium ha raggiunto i Minas Morgul nel 2018 e dunque “Heimkehr” è il suo primo album con i nuovi colleghi, nel quale il suo cantato quasi harsh si fonde bene con questi scenari dalle sonorità fredde. Melodici nella maniera giusta, i tedeschi riescono a non essere eccessivamente patinati e piazzando qualche brano anche ben agguerrito e spartano come per esempio “Stein um Stein”. Questo non è black metal d’impatto e anzi la sua essenziale e imperiosa matrice pagan quanto maestosamente melodic rende il tutto fruibile. “Totenschiff” è un ottimo esempio di tutto questo. Motivi sonori forgiati nel profondo delle foreste, nelle cime innevate, nelle lande dominate dalla natura e da storie antiche.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10