(Raging Planet Records) Loro sono sporchi, brutti e cattivi.  I loro riff non sono da meno, in quanto risultano pesanti, grezzi, avvolti in una distorsione ossessiva. Musica prodotta bruciando innumerevoli pieni di benzina, polverizzando intere casse di birra ghiacciata. Sono portoghesi, ma il loro sound è esattamente la colonna sonora di quel lungo viaggio al volante di una americanissima muscle car, attraverso torridi deserti su autostrade senza fine. Influenze Kyuss e Clutch. Stoner, sludge, una voce chiara e pulita, mai aggressiva, quasi in contro tendenza con il sound degli strumenti. Catchy e divertenti i Miss Lava fanno musica per guidare, per bere, per far festa, far casino, non necessariamente in quest’ordine. L’importante è il volume. Senza dubbio. Il volume deve essere schifosamente altro, altrimenti l’alchimia non funziona. Alcuni pezzi sono più avvincenti degli altri, come il singolo “Ride”, estremamente potente, con una sessione ritmica devastante ed un groove irresistibile. “Catch The Fire” è sporca ed elettrizzante, con quella produzione così violenta e confusa, aggressiva, pericolosa.  Non a caso c’è Matt Hyde dietro al mixer, conosciuto per aver già lavorato con Slayer, Monster Magnet e Porno For Pyros. “Crawl” è polverosa, alcolica e dannatamente southern: Texas, non Lisbona. Poi c’è “Yesterday’s Gone” che spacca, con la sua aura così ‘black-sabbathiana’. Malinconica, groovy, stupenda e meravigliosamente suonata la title track collocata a fine album, la canzone sta in equilibrio tra il malinconico slow blues, e quella voglia di pestare sul distorsore e lacerare le casse. Un album per chi ama lo stoner, certo, un disco per quelli ai quale piace graffiante, doloroso, ma anche per tutti quelli ai quali piace così diretto, così bluesy, così rock’n’roll.

(Luca Zakk) Voto: 7/10