copMIST(Soulseller Records) Le streghe slovene tornano, più oscure che mai. Dopo il demo del 2013, non affrontano ancora il grande passo del full length, ma iniziano con cautela da un buon EP. Sostanzialmente è un passo dovuto ed intelligente sia per verificare come fuziona con la una label (hanno firmato di recente) sia per mettere alla prova la nuova line up, che prevede uno stregone tra le file della congrega di oscure dame. Il doom che producono aumenta di livello e di qualità: il nuovo lead guitar (l’unico di sesso maschile, appunto) è valido e creativo (ex chitarrista dei thrashers sloveni Teleport) e inietta una vena di freschezza nella band. La vocalist Nina Spruk è convincente e molto attraente, il suo singing -migliorato- crea un’aura di inquietudine e disagio psichico. Musicalmente siamo fedeli alle vene di ispirazione della band, ovvero Black Sabbath, Pentagram, Candlemass, Coven e Saint Vitus. L’EP contiene quattro tracce (tre inedite, più “Phobia” dal demo, ma registrata nuovamente con il nuovo chitarrista): la title track è pesantissima e tagliente, con la voce femminile che non allenta assolutamente la resa, mentre risulta molto atmosferica e catchy la bella “Frozen Velvet”. L’altro brano inedito, “Under The Night Sky”, materializza un piacevole metallo di matrice classica, sempre piacevole da ascoltare. Decisamente un passo in avanti: ora serve proprio impegnarsi per l’album completo! L’idea di fondo è valida, la line up quasi tutta femminile risulta attraente e deliziosamente misteriosa.

(Luca Zakk) Voto: 7/10