(DeFox Records / Eur Records) Parte dalle radici Matteo Favretto, ovvero Mistermat. Le radici di tutto quello che oggi è oggetto di queste pagine, ovvero metal nelle sue molteplici forme. Le radici della ribellione e del sound al quale siamo abituati. Parte dal rock’n’roll, parte dal blues. In un certo senso conia questa definizione di ‘hardblues’, ovvero un blues pesante ma non ancora rock’n’roll, ma nemmeno strettamente blues… un rock’n’roll che guarda più alla poesia tipica del blues che alla spensieratezza abituale del rock. Ed infatti questo intero album è esso stesso un blues, da cima a fondo, dall’inizio alla fine, un malinconico guardarsi allo specchio, mettersi a nudo, un concept che accompagna attraverso un percorso interiore… il percorso interiore dell’artista che ha composto i brani, il percorso interiore di coloro che ascoltano ed ammirano la musica, godendo e nutrendosi di essa. Musica semplice, ma estremamente curata. Musica melodica, una melodia che avvolge interamente ciascuno dei dieci brani e che non è un semplice fill, dettaglio o assolo. Musica ampia. Vasta. Infinita come un viaggio senza meta. Introspettiva la opener “Blackboard”. “Hard In Your Hands” è piena di vibrazioni e di brividi torridi. Ribelle “Dead Man”, quasi folk la bellissima “Always”, catchy, easy ma molto provocante “Jane”. C’è una deliziosa malinconia su “Since Tonight”, mentre è molto provocante “The River”, canzone con un assolo veramente coinvolgente. Un album di poesia che chiude con la suggestiva e polverosa “Better Days”, titolo pieno di ulteriore malinconia ma anche di sognante speranza. Il ‘gatto bianco’ è un concetto poetico espresso con accordi, con assoli, con parole rauche, con rime, con versi taglienti. Rock nell’atteggiamento, blues nell’anima, ma anche marcatamente southern: quel southern tipico delle autostrade deserte e torride che tagliano in due un desolato e solitario deserto. Un deserto che è un po’ il riflesso di tutti noi e delle nostre vite: l’autostrada è un taglio netto… da una parte ciò che fu. Dall’altra una fine. O un nuovo fantastico inizio.

(Luca Zakk) Voto: 8/10