(AFM/Audioglobe) Che bravi i Mob Rules! I tedeschi non hanno mai davvero sfondato e nonostante una carriera iniziata nel ’94 sono ancora poco noti in Italia, eppure ognuno dei loro dischi ha sempre una marcia in più rispetto a tante uscite del mercato. Il segreto sta probabilmente nella solidità e nella lucidità, oserei dire, del loro power/prog, sempre bello al secondo sguardo perché richiede diversi passaggi per essere assimilato. Il sound è maturo e corposo, ce lo dimostra già “Close My Eyes” – ma come accennato se cercate ritmi facili avete sbagliato disco, perché qui quello che conta è la sostanza. “Tele Box Fool”, dedicato naturalmente ai guasti della televisione, ha un tono quasi epico, comunque sempre sostenuto. Il ritornello di “Fire & Ice”, singolo del quale è disponibile anche un video, è una esplosione di melodia; il pezzo è dedicato alla politica colombiana Ingrid Betancourt, che passò molti anni prigioniera dei narcotrafficanti. Un powe più classico in “The Sirens”, mentre “Scream for the Sun” celebra la conquista della cima dell’Everest (e vi invito a rendervi conto di come ogni brano racconti una piccola storia, evitando testi banali stile ‘evviva il metal e spaccare le teste dei nemici’). Completano il lotto l’arrembante titletrack, stavolta più orientata verso l’hard rock ruvido (‘dedicata’ all’efferato dittatore africano e presunto cannibale Jean-Bédel Bokassa), e la power ballad conclusiva “Sunrise”, che comunque mette sempre in evidenza la dimensione drammatica del sound. Poche chiacchiere, questo è un disco da avere. Disponibile anche in digipack limitato e in lussuoso vinile gatefold.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10