(Sliptrick Records) Avevo già avuto modo di appurare che esiste una band di extreme folk metal che si chiama Mongol ma proviene dal Canada: dopo l’ep dell’anno scorso, i nostri editano il terzo album. Dopo la intro, la titletrack alterna banjo, lo strumento tradizionale mongolo morin kuur, growling, passaggi power, accelerazioni quasi death, e invocazioni a Temujin: poteva essere un pasticcio ma invece è più che godibile! In “Takhil” il vocalist Tev Tegri raggiunge ragguardevoli profondità gutturali; torrenziale “To the Wind”, extreme folk che sembra un uragano. È un folk più ingenuo e caciarone, ma non per questo meno divertente, quello di “Dschinghis Khan”; “To the Wind” è il brano che maggiormente ricorda le dinoccolate atmosfere dei Tengger Cavalry. C’è qualcosa di epico in “The Mountain weeps”, mentre la conclusiva “Warband” preferisce essere aggressiva e potente. Un disco riuscito ma a tratti esageratamente confusionario nel voler tenere dentro troppe influenze.

(René Urkus) Voto: 7/10