(Talheim Records Germany) Attivi dal 1999, i turchi Moribund Oblivion hanno seguito un percorso ricco di pubblicazioni, ma a mio parere incostante. Un EP e quattro dischi nel primo decennio di attività, poi un rallentamento (solo due album nel decennio successivo) ed ora, a cinque anni dall’ultimo full length, questo nuovo intenso lavoro. A dire il vero “Endless” risale alla prima metà dell’anno scorso, quando fu diffuso in maniera indipendente, ma è solo ora che il trio trova una nuova label (in passato erano con un’altra etichetta tedesca, la Dust On The Tracks), dando più visibilità a questo disco di alto livello. Un album con una profonda radice black metal, ma con interessanti risvolti i quali lo rendono accattivante, catchy, grintoso e, spesso, anche atmosferico. Disperata malinconia affiancata a violenza cieca sull’avvolgente “Death Is With You”, pezzo che non disdegna dei momenti crudeli ma dal gusto tribale, poi esaltati da un intermezzo strumentale struggente, capace di evolvere nuovamente prima di esplodere con impeto. Ancora molteplici punti di impatto con “Winter”, capace di essere furiosa, tecnica e malignamente pulsante. Ci sono richiami thrash e death su “Price of Defeat”, un brano che poi si lascia andare ad un black rocambolesco sferzato da una melodia che rende la galoppata più epica oltre che più tetra. Dopo quel noise destabilizzante in introduzione, “This is Your Fight” onora il suo titolo, con un black privo di rispetto, mentre “A Grain of Sand” scorre veloce, impetuosa, diabolica. Travolgente “Far Away”, molto bella la chitarra solista su “Renunciation”, brano che con intelligente noncuranza passa da un black introspettivo ed atmosferico ad uno grintoso, feroce, costruito su mid tempo incalzanti. La chiusura del disco viene affidata a “Sinirlarin Otesi”, altro brutale, senza limiti, capace di divagare in ambiti melodici ed ampiamente atmosferici, ribadendo la versatilità stilistica della band di Istanbul. Un black identificativo, personale, tanto legato a teoremi noti quanto lontano ed innovativo. I turchi offrono un lavoro che non lascia mai respiro, regalando intense ed oscure emozioni… emozioni che crescono a dismisura ascolto dopo ascolto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10